MONITORAGGIO DELL'OVULAZIONE NELLA CAGNA

Il monitoraggio dell’ovulazione è fondamentale per aumentare le probabilità di ottenere una gravidanza, ma anche per aumentare la numerosità della cucciolata. E' fondamentale sottolineare che il 90% dei casi di insuccesso fecondativo è legato ad un errato management della fase fertile.

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I criteri più affidabili da utilizzare per il monitoraggio sono: segni clinici e comportamentali, esame colpocitologico e soprattutto monitoraggio della progesteronemia.

I segni fisici del calore sono sostanzialmente l’edema vulvare, che determina progressivo ingrossamento e turgore della vulva, e le perdite, inizialmente di colore rosso vivo e progressivamente rosso più scuro e più dense; alla fine del calore, tendono a schiarirsi e a ridursi. Tuttavia in alcuni casi le cagne possono presentare calori silenti con perdite impercettibili e manifestazioni comportamentali assenti. Molti allevatori, in maniera del tutto empirica, hanno l’usanza di accoppiare la cagna intorno al dodicesimo giorno dall’inizio del proestro. Si tratta di una pratica poco corretta poichè esiste una grandissima variabilità soggettiva del periodo ovulatorio nella specie canina. Definire in modo esatto il momento ovulatorio permette, inoltre, di calcolare con molta più precisione la data del parto.

Il monitoraggio della progesteronemia generalmente viene eseguito a partire dai 4 o 5 giorni di proestro in modo da poter identificare anche il picco dell’LH che precede generalmente di 48h l'ovulazione.

Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la tipologia di analisi eseguita. Le tecniche di analisi quantitative affidabili sono RIA, ELISA o chemiluminescenza. È quindi assolutamente importante che i dosaggi vengano fatti con strumenti affidabili e letti sempre dalle stesse macchine, per evitare di introdurre variabili che possono portare a interpretazioni non corrette.

E' consigliabile effettuare più prelievi in modo da rilevare il valore corrispondente al picco preovulatorio dell’LH (2-3,5 ng/ml) e a distanza di 48 ore ripetere per confermare l’ovulazione (6-10 ng/ml). La cagna potrà essere accoppiata dopo 36-48 ore, considerando i tempi elevati di sopravvivenza degli spermatozoi canini nelle vie genitali femminili (in caso di seme refrigerato o congelato l’inseminazione è un po’ più tardiva).

È fondamentale che la cagna venga gestita correttamente, sia per quanto riguarda l’accoppiamento che per il prosieguo.

È importante sottolineare che il monitoraggio dell’ovulazione serve a identificare il momento migliore per la fecondazione ma non fornisce alcuna informazione riguardo alla condizione dell’apparato genitale o dello stato generale della fattrice.

Pertanto, è sempre importante far eseguire una visita ginecologica completa nell’imminenza del calore, in modo da escludere problemi o procedere con indagini diagnostiche preliminari qualora necessarie.

MONITORAGGIO ECOGRAFICO DELLA GRAVIDANZA

L’ecografia è uno degli strumenti fondamentali per un corretto monitoraggio della gravidanza. La preparazione dell’addome prevede adeguata tricotomia e l’apposizione di alcool e gel per ecografia.

È possibile fare diagnosi di gravidanza dal 20 giorno dopo il picco di LH cioè 22 giorni dall'ovulazione anche se in alcuni casi si riescono ad identificare le vescicole già dopo 13-14 giorni (in particolar modo nei gatti). Durante la prima ecografia è possibile stimare approssimativamente il numero dei cuccioli. Durante l'esame vengono prese le misurazioni delle camere gestazionali ed attraverso delle formule matematiche verrà eseguito il calcolo della data del parto.

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E' consigliabile eseguire una seconda ecografia a circa 40 giorni di gravidanza in modo da monitorare lo sviluppo fetale. Durante questa ecografia vengono misurati i diametri biparietali ed attraverso l'utilizzo di formule adeguate si calcolerà la data del parto.

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Durante questa indagine è importante controllare lo spessore placentare e il battito fetale.

Il battito fetale è un parametro da valutare sempre in quanto è indice di vitalità. La frequenza cardiaca fetale normale deve essere >220 bpm e può variare in base alla razza ed alla taglia dell'animale. Nell'imminenza del parto la frequenza cardiaca fetale si riduce ed è un importante indice di stress fetale da monitorare strettamente. Se la FC scende sotto i 180 bpm ed il cucciolo non viene espulso entro breve tempo è necessario intervenire con un taglio cesareo d'urgenza.

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TESTICOLO RITENUTO

Si chiama criptorchidismo ed é la mancata discesa di uno (monolaterale) o entrambi i testicoli (bilaterale) nello scroto. É una condizione congenita e genetica perché sia madre che padre possono trasmettere i geni di questa anomalia, per questo si sconsiglia di far riprodurre soggetti con criptorchidismo monolaterale (i criptorchidi bilaterali risultano sterili per le alterazioni che i testicoli subiscono essendo esposti alla temperatura interna dell’addome).

Normalmente i testicoli, che nel feto si formano subito dietro la loggia renale, si presentano in sede scrotale poco dopo la nascita ma possono talvolta impiegare anche diverso tempo ad arrivare in sede scrotale.

A che etá si può definire un soggetto sicuramente criptorchide? Non prima dei 6 mesi di etá nei soggetti di piccola taglia e non prima dei 10-12 mesi nei soggetti di taglia grande o gigante. Con l’avanzare dell’etá diminuisce la probabilitá che i testicoli possano scendere in sede scrotale.

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I testicoli ritenuti possono trovarsi in addome o nel canale inguinale. Questi vanno rimossi chirurgicamente perché possono andare incontro a degenerazioni per le condizioni di temperatura elevate dell’addome rispetto alla sede scrotale fino a diventare dei tumori. La maggiore incidenza di neoplasie testicolari di testicoli ritenuti si ha dopo i 5/ 6 anni di etá.

La rimozione chirurgica del testicolo va eseguita dopo aver individuato il testicolo mediante ecografia perché, soprattutto nei cani di taglia grande la ricerca direttamente in chirurgia potrebbe essere difficoltosa.

Esistono, inoltre, dei protocolli farmacologici a base di ormoni ma i risultati ottenuti non sono particolarmente soddisfacenti.

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ASSISTENZA AL PARTO

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La corretta gestione del parto richiede la conoscenza in primo luogo della durata della gestazione.

La durata della gravidanza di un cane è di 63 più o meno un giorno dall'ovulazione, mentre se conosciamo soltanto la data dell’accoppiamento il range può essere di 56-72 giorni. Negli ultimi giorni è opportuno far familiarizzare la cagna con la cassa parto. La cassa parto deve essere in materiale lavabile e facilmente disinfettabile ed è ideale che abbia sponde laterali in modo che possa evitare lo schiacciamento dei cuccioli. L’area parto ideale è un ambiente tranquillo in cui la cagna deve potersi muoversi tranquillamente e abbia libero accesso a cibo e acqua sempre pulita. La temperatura ambientale ideale è di 25 gradi con un tasso di umidità del 65%. È sconsigliato utilizzare lampade a infrarossi in quanto si rischia di riscaldare molto solo una zona della cassa con possibili sbalzi termici oltre che si rischia di disidratare i cuccioli qualora non sia posizionata correttamente. Il pavimento deve essere fatto da materiale antiscivolo (es tappetini di gomma adatti).

Può essere utile dotarsi di un termometro per misurare la temperatura rettale perchè solitamente 12-24 ore prima del parto la temperatura rettale si abbassa di circa 1 o 2 gradi.

1° Stadio prodromico
I sintomi clinici di imminenza di parto possono essere: nervosismo, atteggiamento di scavare, inappetenza, vomito, atteggiamento di minzione ripetuto, aumento della frequenza respiratoria. Questa fase può durare fino a 36 ore e termina con la rottura delle acque.

2° Stadio espulsivo
La durata di questo stadio del travaglio dipende dal numero dei feti. Durante questa fase il primo feto impegna il canale del parto. Il liquido è funzionale alla lubrificazione del canale del parto e serve per far uscire con maggior facilità i cuccioli; le contrazioni uterine diventano più intense ed espulsive, accompagnate da evidenti contrazioni addominali.
Il primo feto è espulso entro 2 ore dall’inizio del secondo stadio del parto e dalla comparsa di contrazioni addominali evidenti e regolari.
Una volta nato il primo cucciolo, l’intervallo tra la nascita di un cucciolo e quello successivo non deve essere superiore a 2ore.
Generalmente la madre si prende cura dei cuccioli, lacerando gli invogli fetali, recidendo il cordone ombelicale e stimolando il cucciolo.

3° Espulsione delle placente
Questo stadio del parto prevede l’espulsione delle placente ed avviene dopo la nascita di ciascun feto. A volte può succedere che nascano più feti prima che tutte le placente vengano espulse. Se tutto procede regolarmente, il nostro compito è quello di rimanere in osservazione, monitorando strettamente la cagna, ma senza intervenire. Talvolta può essere necessario rompere gli invogli fetali ed aiutare la madre nella rianimazione dei cuccioli qualora lei non dovesse farlo.

Mai somministrare ossitocina senza monitoraggio stretto della frequenza cardiaca fetale e della pervietà del canale del parto!

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Quando rivolgersi al veterinario per il parto
Posto che se non si ha esperienza è sempre bene rivolgersi al proprio veterinario per assistere la cagna, soprattutto se primipara, è bene indicare quali sono le situazioni preoccupanti:

- Contrazioni addominali deboli e irregolari per più di 2 ore
- Spinte intense e regolari per più di 30 minuti senza espulsione di alcun cucciolo
- Mancata espulsione del primo cucciolo a 2 ore dall’inizio delle contrazioni addominali
- Mancata espulsione di un cucciolo per più di 2 ore da quello precedente
- Fuoriuscita di fluidi fetali (rottura delle acque) da più di due ore senza alcun evento successivo
- Scolo verdastro senza alcun evento per più di 2 ore

Quando si verifica una di queste situazioni, è necessaria la visita presso il medico veterinario.

Dopo la verifica della vitalità fetale sarà possibile decidere se affrontare la distocia da un punto di vista medico, con somministrazione di farmaci per l’induzione e/o prosecuzione del parto e stretta assistenza della madre e dei cuccioli, o con approccio chirurgico, attraverso il cesareo.

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IL CUCCIOLO DALLA NASCITA ALLO SVEZZAMENTO

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Subito dopo la nascita è bene identificare singolarmente ogni cucciolo in modo da poterne seguire la crescita.

E' consigliabile controllare subito eventuali malformazioni ed in particolare il palato del cucciolo in modo da riconoscere eventualmente la palatoschisi.

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Bisogna accertarsi che l'orifizio anale e uretrale siano pervi stimonando l'urinazione e la defecazione con un batuffolo di ovatta imbevuto di acqua tiepida.

Il cucciolo va pesato ogni 24 ore sempre prima o dopo la poppata; il peso va annotato. Nelle 24/48h successive alla nascita è possibile registrare un calo fisiologico di peso ma questo non deve andare oltre il 10% e non deve durare più di 48h.
È importante che i cuccioli assumano il colostro durante le prime 24 ore dopo la nascita per ricevere l’immunità materna passiva. E' consigliabile accertarsi che i cuccioli si attacchino correttamente alla base del capezzolo e che utilizzino la lingua come una ventosa; solitamente si aiutano con le zampe anteriori premendo sulla mammella. La suzione non deve generare suoni perchè questo potrebbe indicare un attacco non corretto con ingestione di aria.
Il cucciolo deve aumentare giornalmente almeno del 5%-10% del peso rispetto al giorno precedente. La prima settimana di vita è certamente la piu critica. Se un cucciolo ha poche energie tenderà a non ciucciare correttamente e si indebolirà sempre più generando un circolo vizioso molto pericoloso. Può essere utile nei cuccioli poco attivi tenere in mano il capezzolo e sostenere la postura del cucciolo finchè non diventa autonomo. Qualora l'inattività dovesse persistere è opportuno rivolgersi al veterinario per impostare subito una terapia o alimentazione sostitutiva (es con sondino).

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La madre solitamente stimola i cuccioli dopo ogni poppata con il leccamento, questo garantisce anche uno stimolo per la defecazione e l'urinazione oltre che contribuisce a tenere pulito l'ambiente.
I cuccioli ben nutriti mangiano e dormono. Il pianto insistente di uno o più cuccioli sicuramente indica un problema.
A circa 10 giorni i cuccioli aprono gli occhi ed iniziano ad esplorare l'ambiente.
E' bene alimentare i cuccioli solo con latte materno fino ai 25 giorni di vita. Uno svezzamento troppo precoce è stato messo in correlazione con lo sviluppo di problematiche intestinali nell'adulto.
E' bene impostare per tempo ed adeguatamente il programma di sverminazioni e vaccinazioni con il proprio medico veterinario. Per garantire anche il corretto sviluppo comportamentale conviene cedere il cucciolo dopo i 90 giorni di vita.

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